GRANDE
TEATRO
Testi
Immagini
Documenti
Teatro Consagra, Nuova Gibellina
29, 30, 31 luglio 2023
GRANDE
TEATRO
Il Teatro di Consagra a Gibellina è un progetto del 1984, iniziato, interrotto e ora privo di una destinazione d’uso. Completato nella parte strutturale solo nel 2016, rimane oggi come un oggetto scultoreo, interamente in calcestruzzo, dove è difficile immaginare le funzioni originali. È ora un cantiere incompiuto con i ferri di attesa ancora scoperti.
Grande Teatro intende riflettere sull’edificio attraversando due tematiche principali: il suo essere un cantiere e la sua originale destinazione d’uso.
L’allestimento giocherà su un doppio livello di immaginazione, utilizzando suggestioni visive riferite ai materiali da costruzione combinate con elementi aerei e mobili, legati più all’immaginario degli elementi teatrali come sipari, tende e scenografie. Inserendo elementi contrastanti, la leggerezza dei palloncini di Elisabetta Marino contro le imponenti strutture di calcestruzzo, si rafforzano in entrambi gli aspetti, lavorando per abbinamento di forme e consistenze, alla ricerca del legame sottile tra il cantiere, con le sue impalcature, e le torri sceniche, un teatro in movimento dove dietro le quinte si muovono cavi, persone, strutture.
Il Teatro di Consagra è un oggetto architettonico complesso, stratificato su livelli multipli, sovrapposti e articolati, privi di soluzione di continuità. Questo layering, da attraversare su molteplici piani, è popolato anche da diverse nature (rampicanti, calcinacci, tracce di volatili, impronte di cani) che lasciano continuamente i loro segni: esseri viventi e materia coesistono e generano vita nel manufatto silenzioso e apparentemente privo di vita. Tra questi elementi, gli interventi di Francesco Surdi, nascosti tra cumuli e crepacci artificiali, creature che popolano la natura improvvisata nel cantiere.
È infine e soprattutto, una scultura prestata all’architettura. Raro caso di “Architettura frontale” effettivamente realizzata dallo scultore Pietro Consagra (1920-2005), assieme al vicino edificio Meeting, il teatro rappresenta fisicamente e plasticamente una teoria artistica estesa all’architettura, un oggetto estremo e ambiguo, difficile ma con grandi potenzialità. Uno scenario virtuoso, dove la dimensione teatrale è ampliata anche alla forma fisica, un dispiegamento muscolare ed elastico di forme, uno spazio per una performance infinita. La performance animata dagli interventi di Adriano La Licata, gli elastici tesi e i cuscini legati, le scope abbandonate che sembrano far parte di un momento di lavoro e nascondono una dimensione di contemplazione e tempo sospeso.
Grande Teatro vuole infine espandere e caratterizzare con pochi elementi le potenzialità dell’edificio, restituendo agli abitanti la possibilità di attraversarlo con allestimenti ed elementi in dialogo e contrasto. Entrando nel Teatro, scortati dalle figure di cani, randagi e protettivi, tracciati da Federico Lupo e Elias Vitrano su bandiere oscillanti, il percorso si sviluppa negli ambienti vuoti e allestiti per l’occasione con un approccio leggero, accentuando punti di vista e invitando a esplorare lo spazio, cercando punti di vista inaspettati da cui scorgere opere e percepire un ambiente che gioca a nascondersi e ritrovarsi. Un teatro ravvivato da echi del possibile e riverberi di un presente pieno di potenzialità.
29 luglio
10:30-11:15
Presentazione del lavoro a conclusione del progetto
Noi Siamo Qui - Materia Umana
Introduzione dei gruppi:
Cresm, Cinemario ETS, Progetto Matèria
Francesco Di Trapani (Cinemario ETS)
Alessandro La Grassa (Cresm)
Valentino Danilo Matteis (Progetto Matèria)
Alessandro Messina (Progetto Matèria)
Consegna delle mappe ai Sindaci dei Comuni di:
Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa
11:30-12:15
Archivio e Memoria
Dall’Archivio del Cresm agli Archivi della Ricostruzione
Federica Attinelli
Carlo Bersani
Alessandro La Grassa
Carola Susani
Presentazione Progetto GAL Valle del Belìce
Recupero delle ferrovie a Scartamento Ridotto
16:00-16:45
Paesaggio del Belice
Presentazione dell’ISUP
(Istituto degli Studi Urbani e del Paesaggio)
Mendrisio “Avvicinamenti al Confine”
Silvia Cipelletti
Jao Nunes
Zeno Zanderigo
Modera: Valentino Danilo Matteis
17:00-17:45
Grande Teatro
Il Padiglione
Federico Lupo (Tomo Studio)
Leonardo Ruvolo (Landescape – Superagency)
Nicolò Stabile
Modera: Alessandro Messina
18:00-18:45
Architettura e differenti approcci alla Ricostruzione
Gli esempi di Salaparuta, Santa Ninfa, Poggioreale e Gibellina
Alessandro La Grassa
Valentino Danilo Matteis
Modera: Francesco di Trapani
Proiezione del documentario di Cinemario
a cura di: Francesco Di Trapani
30 luglio
19:00
Performance Live
Mario Adamo
31 luglio
9:30-19:30
Apertura al pubblico
Contributi di: Silvia Cipelletti, Adriano La Licata,
Elisabetta Marino, Nicola Novello, Francesco Surdi,
Elias Vitrano, Zeno Zanderigo
GRANDE
TEATRO
Testi
Immagini
Documenti
Teatro Consagra, Nuova Gibellina
29, 30, 31 luglio 2023
29, 30, 31 luglio
Il Teatro di Consagra a Gibellina è un progetto del 1984, iniziato, interrotto e ora privo di una destinazione d’uso. Completato nella parte strutturale solo nel 2016, rimane oggi come un oggetto scultoreo, interamente in calcestruzzo, dove è difficile immaginare le funzioni originali. È ora un cantiere incompiuto con i ferri di attesa ancora scoperti.
Grande Teatro intende riflettere sull’edificio attraversando due tematiche principali: il suo essere un cantiere e la sua originale destinazione d’uso.
L’allestimento giocherà su un doppio livello di immaginazione, utilizzando suggestioni visive riferite ai materiali da costruzione combinate con elementi aerei e mobili, legati più all’immaginario degli elementi teatrali come sipari, tende e scenografie.
Inserendo elementi contrastanti, la leggerezza dei palloncini di Elisabetta Marino contro le imponenti strutture di calcestruzzo, si rafforzano in entrambi gli aspetti, lavorando per abbinamento di forme e consistenze, alla ricerca del legame sottile tra il cantiere, con le sue impalcature, e le torri sceniche, un teatro in movimento dove dietro le quinte si muovono cavi, persone, strutture.
Il Teatro di Consagra è un oggetto architettonico complesso, stratificato su livelli multipli, sovrapposti e articolati, privi di soluzione di continuità. Questo layering, da attraversare su molteplici piani, è popolato anche da diverse nature (rampicanti, calcinacci, tracce di volatili, impronte di cani) che lasciano continuamente i loro segni: esseri viventi e materia coesistono e generano vita nel manufatto silenzioso e apparentemente privo di vita. Tra questi elementi, gli interventi di Francesco Surdi, nascosti tra cumuli e crepacci artificiali, creature che popolano la natura improvvisata nel cantiere.
È infine e soprattutto, una scultura prestata all’architettura. Raro caso di “Architettura frontale” effettivamente realizzata dallo scultore Pietro Consagra (1920-2005), assieme al vicino edificio Meeting, il teatro rappresenta fisicamente e plasticamente una teoria artistica estesa all’architettura, un oggetto estremo e ambiguo, difficile ma con grandi potenzialità. Uno scenario virtuoso, dove la dimensione teatrale è ampliata anche alla forma fisica, un dispiegamento muscolare ed elastico di forme, uno spazio per una performance infinita. La performance animata dagli interventi di Adriano La Licata, gli elastici tesi e i cuscini legati, le scope abbandonate che sembrano far parte di un momento di lavoro e nascondono una dimensione di contemplazione e tempo sospeso.
Grande Teatro vuole infine espandere e caratterizzare con pochi elementi le potenzialità dell’edificio, restituendo agli abitanti la possibilità di attraversarlo con allestimenti ed elementi in dialogo e contrasto. Entrando nel Teatro, scortati dalle figure di cani, randagi e protettivi, tracciati da Federico Lupo e Elias Vitrano su bandiere oscillanti, il percorso si sviluppa negli ambienti vuoti e allestiti per l’occasione con un approccio leggero, accentuando punti di vista e invitando a esplorare lo spazio, cercando punti di vista inaspettati da cui scorgere opere e percepire un ambiente che gioca a nascondersi e ritrovarsi. Un teatro ravvivato da echi del possibile e riverberi di un presente pieno di potenzialità.
29 luglio
10:30-11:15
Presentazione del lavoro a conclusione del progetto
Noi Siamo Qui - Materia Umana
Introduzione dei gruppi:
Cresm, Cinemario ETS, Progetto Matèria
Francesco Di Trapani (Cinemario ETS)
Alessandro La Grassa (Cresm)
Valentino Danilo Matteis (Progetto Matèria)
Alessandro Messina (Progetto Matèria)
Consegna delle mappe ai Sindaci dei Comuni di:
Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa
11:30-12:15
Archivio e Memoria
Dall’Archivio del Cresm agli Archivi della Ricostruzione
Federica Attinelli
Carlo Bersani
Alessandro La Grassa
Carola Susani
Presentazione Progetto GAL Valle del Belìce
Recupero delle ferrovie a Scartamento Ridotto
16:00-16:45
Paesaggio del Belice
Presentazione dell’ISUP
(Istituto degli Studi Urbani e del Paesaggio)
Mendrisio “Avvicinamenti al Confine”
Silvia Cipelletti
Jao Nunes
Zeno Zanderigo
Modera: Valentino Danilo Matteis
17:00-17:45
Grande Teatro
Il Padiglione
Federico Lupo (Tomo Studio)
Leonardo Ruvolo (Landescape – Superagency)
Nicolò Stabile
Modera: Alessandro Messina
18:00-18:45
Architettura e differenti approcci alla Ricostruzione
Gli esempi di Salaparuta, Santa Ninfa, Poggioreale e Gibellina
Alessandro La Grassa
Valentino Danilo Matteis
Modera: Francesco di Trapani
Proiezione del documentario di Cinemario
a cura di: Francesco Di Trapani
30 luglio
19:00
Performance Live
Mario Adamo
31 luglio
9:30-19:30
Apertura al pubblico
Contributi di: Silvia Cipelletti, Adriano La Licata,
Elisabetta Marino, Nicola Novello, Francesco Surdi,
Elias Vitrano, Zeno Zanderigo
Il progetto “Noi Siamo Qui – Materia Umana” è vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – IV edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’iniziativa, proposta dall’associazione culturale CineMario, dal CRESM e creata con l’apporto del gruppo Progetto Matèria, è focalizzata sulla rigenerazione urbana condivisa dei luoghi, per la realizzazione di attività innovative in ambito culturale e creativo, orien- tate alla riqualificazione e alla trasformazione di spazi interstiziali, aree o edifici abbandonati o dismessi e zone di verde non curate.
Il progetto “Noi Siamo Qui – Materia Umana” ha compreso un ciclo di eventi finalizzati all’identi- ficazione e al riconoscimento territoriale, realizzati con la partecipazione delle famiglie e dei testimoni della trasformazione del Belìce dopo il sisma del 1968, utilizzando le planimetrie e le immagini dei Comuni prima, e dopo la Ricostruzione. Tramite quattro laboratori partecipati è stata indagata e confrontata la forma della città pianificata (quella progettata, ossia quella dei piani di trasferimento e dei piani urbanistici) e la forma della città percepita (quella fatta di riferimenti e immagini tratte dalla memoria storica e dalla quotidianità) utilizzando come riferimento il testo “La Forma della Città” di Kevin Lynch. Si è realizzata un’analisi su come la città di oggi viene vissuta dai suoi abitanti riscontrando a distanza di oltre 50 anni gli effetti dei piani di trasferimento sulle popolazioni.
I laboratori partecipati hanno avuto un arco di svolgimento da Febbraio a Maggio 2023 all’inter- no degli spazi più significativi per le comunità di quattro differenti Comuni trapanesi: Salaparuta, Poggioreale, Santa Ninfa e Gibellina.
I laboratori hanno coinvolto le comunità dopo un primo processo di briefing e illustrazione delle attività attraverso le metodologie applicate di Kevin Lynch, indagando la dimensione urbana percepita dagli abitanti, in base al loro quotidiano e attraverso il ridisegno della forma delle loro città, arricchita di riferimenti e memorie.
Lo sviluppo dei disegni è stato guidato da tutor e da riferimenti grafici al fine di ottenere una maggiore coerenza nelle successive fasi di analisi. In ogni fase dei laboratori è stato raccolto un archivio di interviste audio e video a cura del gruppo di videomaker di CineMario.
La partecipazione e il coinvolgimento attivo delle comunità hanno raccolto un grande valore di ri-scoperta e ri-lettura del territorio risalente ai paesi pre-ricostruzione e al periodo transitorio “delle baracche”, fino alle nuove ricostruzioni, sviluppando dei tavoli di confronto invitando al coinvolgimento ogni livello generazionale, interpellando associazioni ed istituti ed organizzazioni radicate in ogni realtà. Un percorso di memoria e riconoscimento in un territorio unico, dove le profonde trasformazioni hanno radicalmente mutato la storia di un territorio ricco di interesse di studio da ogni parte del mondo.
Progetto vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – IV promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Organizzato da: Associazione Culturale CineMario, Progetto Matèria, Cresm. Con il patrocinio dei comuni di: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa.
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
+39 06 67234024 / 4038 dg-cc.comunicazione@cultura.gov.it
Il progetto “Noi Siamo Qui – Materia Umana” è vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – IV edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’iniziativa, proposta dall’associazione culturale CineMario, dal CRESM e creata con l’apporto del gruppo Progetto Matèria, è focalizzata sulla rigenerazione urbana condivisa dei luoghi, per la realizzazione di attività innovative in ambito culturale e creativo, orien- tate alla riqualificazione e alla trasformazione di spazi interstiziali, aree o edifici abbandonati o dismessi e zone di verde non curate.
Il progetto “Noi Siamo Qui – Materia Umana” ha compreso un ciclo di eventi finalizzati all’identi- ficazione e al riconoscimento territoriale, realizzati con la partecipazione delle famiglie e dei testimoni della trasformazione del Belìce dopo il sisma del 1968, utilizzando le planimetrie e le immagini dei Comuni prima, e dopo la Ricostruzione. Tramite quattro laboratori partecipati è stata indagata e confrontata la forma della città pianificata (quella progettata, ossia quella dei piani di trasferimento e dei piani urbanistici) e la forma della città percepita (quella fatta di riferimenti e immagini tratte dalla memoria storica e dalla quotidianità) utilizzando come riferimento il testo “La Forma della Città” di Kevin Lynch. Si è realizzata un’analisi su come la città di oggi viene vissuta dai suoi abitanti riscontrando a distanza di oltre 50 anni gli effetti dei piani di trasferimento sulle popolazioni.
I laboratori partecipati hanno avuto un arco di svolgimento da Febbraio a Maggio 2023 all’inter- no degli spazi più significativi per le comunità di quattro differenti Comuni trapanesi: Salaparuta, Poggioreale, Santa Ninfa e Gibellina.
I laboratori hanno coinvolto le comunità dopo un primo processo di briefing e illustrazione delle attività attraverso le metodologie applicate di Kevin Lynch, indagando la dimensione urbana percepita dagli abitanti, in base al loro quotidiano e attraverso il ridisegno della forma delle loro città, arricchita di riferimenti e memorie.
Lo sviluppo dei disegni è stato guidato da tutor e da riferimenti grafici al fine di ottenere una maggiore coerenza nelle successive fasi di analisi. In ogni fase dei laboratori è stato raccolto un archivio di interviste audio e video a cura del gruppo di videomaker di CineMario.
La partecipazione e il coinvolgimento attivo delle comunità hanno raccolto un grande valore di ri-scoperta e ri-lettura del territorio risalente ai paesi pre-ricostruzione e al periodo transitorio “delle baracche”, fino alle nuove ricostruzioni, sviluppando dei tavoli di confronto invitando al coinvolgimento ogni livello generazionale, interpellando associazioni ed istituti ed organizzazioni radicate in ogni realtà. Un percorso di memoria e riconoscimento in un territorio unico, dove le profonde trasformazioni hanno radicalmente mutato la storia di un territorio ricco di interesse di studio da ogni parte del mondo.
Progetto vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – IV promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Organizzato da: Associazione Culturale CineMario, Progetto Matèria, Cresm. Con il patrocinio dei comuni di: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa.
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. +39 06 67234024 / 4038
dg-cc.comunicazione@cultura.gov.it